Vorrei fare 2 premesse:
a) C’e’ una correlazione tra andamento demografico e forza economica complessiva di un paese o di un continente; tale correlazione, si estende con un certo ritardo anche alla forza politica
b) In un mondo globalizzato, abbiamo visto che le differenze (nella produzione e nel PIL) tra paesi vengono progressivamente smussate; sono processi lunghi, ma inesorabili, che negli ultimi 20 anni hanno subito evidenti accelerazioni
Facciamo ora 3 fotografie:
A) Anno 1900: il Mondo aveva 1,65 miliardi di abitanti, e ben 410 milioni vivevano in Europa (25%) che infatti era il Centro Politico ed Economico planetario; in Asia 950 (57%), Africa 130 (8%), ed il resto nelle Americhe ed Oceania (piuttosto spopolate)
B) Anno 2010: il Mondo ha 7 miliardi di abitanti, e l’Europa e’ crollata a pesare per solo il 10,5% (740 mln), le Americhe e l’Oceania sono lievitati a quasi il 14,5% (1 mld), l’Africa e’ sul 13% (950 mln), e l’Asia sul 62% (4,3 mld)
C) Anno 2060: il Mondo avra’ sui 9 miliardi di abitanti, e l’Europa e’ crollata a al 7% (620 mln) nonostante l’immigrazione, le Americhe e l’Oceania sono al 13,5% (1,25 mld), l’Africa e’ sul 22% (2 mld), e l’Asia sul 57% (5,1 mld)
6 istantanee sul Mondo:
1) 1900-1945 – L’ultimo periodo di Egemonia Europea: L’europa era il centro del mondo 100 anni fa per una serie di ragioni storiche; le 2 guerre (ma anche la successiva Guerra fredda) e lo spopolamento, sono state le principali cause del Declino
2) 1945-1990 – Il Mondo Bipolare tra USA e vecchia Europa: il 900 ha visto il progressivo aumento di peso economico e politico degli USA; il fenomeno e’ conseguenza delle difficolta’ europee ed e’ stato anche fortemente sostenuto da una massiccia immigrazione, e con la seconda Guerra mondiale il predominio divento’ produttivo, economico e politico; l’antagonista del periodo fu L’Unione Sovietica, realta’ con grandi risorse demografiche e naturali, ma con limiti intriseci di sistema che ne decreteranno la disgregazione successive
3) 1990-2015 – Biancaneve (USA) ed i 7 nani (altri paesi del G8): il crollo sovietico di fatto ha dato il predominio planetario, economico-finanziario, militare e politico al vecchio blocco Atlantico; in realta’ 2 fattori “lavoravano” per mutare gli equilibri nuovamente: da un lato le dinamiche demografiche sono impietose verso l’Europa ed i paesi Occidentali (nonostante l’immigrazione), dall’altro la liberta’ dei commerci e la globalizzazione, innescavano un’immensa crescita produttiva dei paesi asiatici, Cina in primis
4) 2015-2035 – L’asse del mondo si sposta dall’Atlantico al Pacifico: la cosa appare evidente; nel 2010 la Cina superava gli USA nelle emissioni di CO2, e nel decennio attuale diventera’ la prima Potenza nella produzione manifatturiera; il peso Cinese aumentera’ sempre piu’ nell’economia e conseguentemente nella finanza, nella politica e perfino nel settore militare. Mafino a quando la Cina crescera’ all’8-10% o comunque oltre il 6%? Fino al 2030, anno in cui le “braccia” provenienti da agricoltura e zone rurali interne cesseranno di essere disponibili (in parallelo le politiche demografiche restrittive, causeranno mancanza di disponibilita’ di forze lavorative giovanili a buon mercato). Il 2030 rappresentera’ per la Cina cio’ che il 1990 rappresento’ per il Giappone: il passaggio da una crescita senza freni, ad un periodo di stagnazione. La Cina pero’ non e’ il Giappone, ma una realta’ che pesa 10 volte di piu’ demograficamente, per cui paradossalmente del 2030, pur se gli andamenti economici saranno modesti, il peso nel mondo diventera’ enorme; il 2030 sara’ anche il momento della “verita’” per il potere del Partito Comunista Cinese, che cessera’ in modo piu’ o meno virulento.
5) 2035-2060 – L’Asia centro del mondo: la cosa e’ ovvia, col fenomeno di globalizzazione; il continente dove riesiede e risiedera’ il 60% della popolazione mondiale diventera’ il centro del pianeta. Capiamoci, gli USA resteranno verosimilmente la prima Potenza militare fino al 2060, e la vecchia Europa conservera’ una forza relativa, ma i 2 grandi colossi, Cina ed India, di fatto si contenderanno il predominio economico, e quindi politico. L’India nel 2030 superera’ in Popolazione la Cina, e sara’ ancora in pieno Boom (in pratica vivra’ con 15-20 anni di ritardo come intensita’ gli stessi fenomeni). In Asia poi, tanti altri paesi, dove vivranno 2,5 miliardi di persone (Indonesia, Pakistan, Filippine, etc) giocheranno su questo immenso tavolo da Poker. Europa ed USA, spesso faranno da arbitri, nelle controversie tra giocatori, e la cosa consentira’ al vecchio “Occidente” di mantenere un “ruolo” maggiore del suo reale peso
6) Dopo il 2060 – Un mondo multipolare ed il “miracolo Africano”: appare evidente che tra 50 anni il mondo sara’ multipolare. Molti paesi poi, faranno “blocco”, per contare di piu’, e nasceranno allenze oggi giudicate impossibili. Prevedibile la presenza di 1 o piu’ blocchi nel vecchio occidente (Europa, Americhe, Oceania), della Cina, dell’India e di un blocco Pan-Islamico nel Medio Oriente ed Africa Settentrionale. Ma la cosa, incredibile a pensare oggi, sara’ l’Africa. Gia’ oggi nascono nell’Africa Subsahariana oltre il 25% dei bambini del Mondo, e tra 50 anni l’Africa avra’ un peso demografico enorme, ed una popolazione giovane. I fenomeni che vediamo oggi in Asia, in parte si ripeteranno nel continente nero, ma la grande disomogeneita’ della realta’, le prevedibili crisi alimentari ed ambientali, innescheranno enormi “crisi politiche e sociali” accompagnate da emigrazioni bibliche (che si riverseranno in particolare in Europa). L’africa sara’ terra di rischi ed opportunita’ enormi, per il mondo dei nostri nipoti.
PS: prendete questo articolo come qualcosa di un po’ visionario e fantasioso, considerato che la storia ha dinamiche non sempre influenzate da fenomeni macroscopici (in gran parte prevedibili), ma spesso da fatti puntuali quasi mai prevedibili (guerre, carestie, catastrofi, invenzioni, etc)