Serie A: E’ una grande Juve. Napoli esplosivo

Cesena-Chievo 0-0
Fiorentina-Lazio 1-2
Inter-Napoli 0-3
Juventus-Milan 2-0
Lecce-Cagliari 0-2
Novara-Catania 3-3
Palermo-Siena 2-0
Parma-Genoa 3-1
Roma-Atalanta 3-1
Udinese-Bologna 2-0

 

 
 
 
È stata definita una Serie A “senza padroni”, “livellata verso il basso”, ma il Campionatino nostrano sta rispondendo a suon di reti e belle prestazioni. I valori degli ultimi anni sembrerebbero ribaltati, con la Juve ed il Napoli sugli scudi mentre le milanesi affondano. Resiste il miracolo Udinese, capace di reinventarsi anno dopo anno e cessione dopo cessione (ben figurano Danilo e Torje, oltre al sempiterno Di Natale) e saltano, come ogni anno, panchine (ultima vittima: Bisoli del Bologna)

Partiamo col resoconto:

Sabato pomeriggio si gioca Roma-Atalanta. Entrambe sono in un buono stato di forma, ma la squadra di Luis Enrique continua a dimostrarsi in crescendo. Si sblocca con una bella rete ed una bella prestazione l’oggetto misterioso Bojan Krkic, si conferma Osvaldo che porta la squadra sul 2-0 dopo molta pressione, si ferma Totti, per un problema muscolare. Bene Pjanic, motorino sempre utile, e il “Tanque” originale, Denis, che si dimostra continuo come non mai sottoporta. Nel secondo tempo chiude i conti Fabio Simplicio, ben imbeccato da un compagno.

La sera il primo “big match”, Inter-Napoli, condito da tre episodi che fanno giustamente discutere. Il primo tempo si gioca su buoni ritmi e vede le squadre alla pari fino all’ammonizione dubbia di Obi che, ingenuamente, pochi minuti dopo, fa un fallo fuori area su Maggio lanciato verso l’area, ma che, incredibilmente, l’arbitro Rocchi giudica da rigore e da espulsione. Doppio danno per l’Inter. Come si sa, però, dopo il danno c’è la beffa. Julio Cesar riesce a respingere il tiro di Hamsik che viene ribadito in rete però da Campagnaro, partito in area di rigore prima che il compagno tentasse di realizzare il penalty. Da regolamento il rigore sarebbe da ripetere. Nel secondo tempo l’Inter va in bambola e subisce il 2-0 da un ottimo Maggio ed il 3-0 finale da Marek Hamsik che riscatat l’errore dal dischetto.

Il lunch match domenicale non resta sullo stomaco a nessuno, è infatti divertentissimo e pieno di brividi il 3-3 al “Piola” di Novara contro il Catania di un coraggioso Montella che lascia fuori la sua “Galina de oro” Maxi Lopez per la seconda volta di fila. Gli etnei, avanti due volte con Legrottaglie e la solita pennellata di Lodi su calcio da fermo, si fanno raggiungere da un generosissimo Novara che, nel suo fortino, cela il segreto dei suoi successi ( a segno Marco Rigoni su calcio di rigore e l’ottimo Morimoto). Novara che passa addirittura in vantaggio verso la fine della gara con Jeda, alla prima marcatura stagionale, ma che si fa raggiungere da una rasoiata ravvicinata del migliore in campo, “El Papu” Gomez, nei minuti di recupero.

Le gare del pomeriggio offrono un buono spettacolo, eccetto Cesena-Chievo, 0-0 (rigore sbagliato da Mutu), partita scialba.

Divertente invece Fiorentina-Lazio, che termina con la vittoria delle Aquile romane per 2-1 in rimonta dopo il goal dell’oramai solito Alessio Cerci, che si conferma su ottimi livelli, e che aspetta una chiamata da Prandelli adesso. Un doppio passo ed un fendente preciso di Hernanes prima, ed il solito colpo di testa di “SaltaMiro” Klose poi fanno piangere Mihajlovic.

Corsaro invece il Cagliari che sembra “affondare” il Lecce ed Eusebio Di Francesco, in nettissima difficoltà. Giocano bene gli 11 di Ficcadenti, e passano con un leggero tocco di Thiago Ribeiro dopo il cross di un compagno (secondo goal in Campionato) e con un bell’inserimento del “vichingo” Biondini.

Il Palermo continua il suo momento magico passando in casa e in 10 uomini (espulso Balzaretti) per buona parte del secondo tempo contro un Siena povero di idee. Le reti di Migliaccio di testa sugli sviluppi di una punizione “pennellata” dal solito Miccoli e di Abel Hernandez su rigore nel secondo tempo che si esibisce nella sua solita “ballata”

Al “Tardini” è Giovinco-show: abbattute le resistenze di un seppur buon Genoa con la quarta e la quinta rete in Campionato della “Formica Atomica”. Una bella azione ed un rigore portano gli scudo-crociati sul 2-0. Poi arrotonda Morrone dopo un batti e ribatti in area di rigore e Palacio segna il goal della bandiera su rigore subito prima del fischio dell’arbitro, che serve solo a far raggiungere all’Argentino il folletto parmense in cima alla Classifica Cannonieri.

L’Udinese “esonera” invece Bisoli (al secondo esonero in due anni, l’anno passato a Cagliari) fornendo un’ottima prestazione davanti ai suoi tifosi e ad un soddisfatto (ne ha ben donde) Pozzo. Bene Isla, ma le reti sono di Di Natale e Basta.

Infine match-clou serale dove la Juve prende bottino pieno esprimendo un bel gioco e conducendo la gara per larghissimi tratti di partita. Il Milan, stanco, si difende permettendosi solo qualche sortita in avanti (Boateng impegna Buffon nel secondo tempo), e la Juve preme, ma non passa (Traversa di Vucinic, Vidal sempre al tiro, ma spesso impreciso) prima del 40’ del secondo tempo con un’ottima azione finalizzata da Claudio Marchisio., che poco dopo, nel recupero, raddoppia con l’aiuto del portiere rossonero Abbiati con un tiro da fuori.

Uomo più della giornata: Claudio Marchisio

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