Come sapranno i lettori del blog, mi diletto a osservare da lustri collane di dati ed indici economici, un po’ per passione, un po’ perche’ sviscerare questi dati mi aiuta a capire come gira il fumo. Ebbene, poche ore fa sono stati resi noti i dati di Gennaio 2012, relativi al Mercato dell’auto in Italia ed al Fabbisono Statale. Vi anticipo che sono letteralmente rimasta sbigottita, perche’ oltrepassano ogni mia piu’ funerea previsione.
MERCATO AUTO A GENNAIO: MAI COSI’ BASSO DAI PRIMI ANNI OTTANTA; TORNIAMO AI E DI 30 ANNI FA
Immatricolazioni a -16,9% ed economia intrappolata in una spirale negativa.
A gennaio il mercato italiano dell’auto totalizza appena 137.119 immatricolazioni che, confrontate con le 165.073 di gennaio 2011 – già di per sé su volumi molto bassi – segnano una contrazione del 16,9%.
Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE (dove trovate tutti i dati in dettaglio), a gennaio i contratti siglati si attestano a 130.000, il 18% in meno rispetto a un anno fa (158.580 a gennaio 2011).
4 considerazioni:
a) 137.119 immatricolazioni e 130.000 ordini, sono volumi del 50% inferiori a quelli raggiunti in Gennaio qualche anno fa. E’ un disastro.
b) Il decremento e’ a tappeto per tutte le categorie di auto, dalla city car ai SUV, dall’utilitaria alle Supercar. E’ il segnale che non solo la gente ha meno soldi, ma e’ pure letteralmente terrorizzata dal volerli spendere o dall’indebitarsi. E la cosa colpisce pure le categorie benestanti, visti che v’e’ un tracollo pure nelle vendite di lusso.
c) Il decremento nazionale, al SUD si trasforma in una slavina. Appena 20.000 auto vendute (il 15% nazionale, pur col 35% della popolazione), circa il 70% meno dei picchi nel Gennaio di qualche anno fa. Qui siamo letteralmente alla psicosi dei consumatori, che attuano un vero sciopero, e rimandano l’acquisto o si rivolgono all’usato.
d) questo e’ un segnale terrificante sia per il PIL che per le Entrate Fiscali.
FABBISOGNO PUBBLICO A GENNAIO: DATI INQUIETANTI
Si Legge nel sito del ministero dell’Economia il seguente comunicato: “Fabbisogno gennaio 2012 in linea con le previsioni congiunturali: Nel mese di gennaio 2012 si è realizzato, in linea con le previsioni congiunturali, un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 3,3 miliardi di euro rispetto ad un fabbisogno di 2,4 miliardi registrato a gennaio 2011. Il risultato sconta una concentrazione nel mese dei pagamenti per interessi dovuti ad una diversa scansione temporale delle scadenze rispetto al 2011. Nel primo mese del 2012 si registra, infine, il buon andamento del gettito fiscale.”
3 considerazioni:
a) Tutte le recenti manovre, di Tremonti e Monti, servivano a ridurre il Deficit Pubblico. L’Obiettivo 2012 e’ passare da un deficit di circa 60 miliardi a circa 20, 40 in meno. Ci si aspetterebbe analoga riduzione sul Fabbisogno, per cui circa 3 miliardi in meno al mese. Qui invece il Fabbisogno pare aumenti di 1 miliardo, che diventano pure di piu’ se consideriamo che nel Gennaio scorso vi furono uscite straordinarie (1,2 miliardi alla Grecia, e 3 miliardi aggiuntivi alla UE).
b) Il timore e’ che le spese per interessi e la recessione economica possano vanificare del tutto gli sforzi cui sono stati chiamati gli italiani nelle ultime manovre. Attendiamo i dati dei mesi a venire.
c) Non si comprende il commento del Ministero, ripreso bavinamente dalle agenzie, che parla di “dati in linea con le previsioni”. Mi sembra un commento totalmente fuori luogo, visto che le previsioni e gli impegni in Europa parlano di forte calo del Deficit (e del Fabbisogno) e non di aumento dello stesso. Incrociamo del dita.