La Nuova Grande Depressione. Ridi, Ridi, che il Debito Aggregato aumenta. Famiglie +36.4%

Giuseppe Sandro Mela
00 debt La Nuova Grande Depressione. Ridi, Ridi, che il Debito Aggregato aumenta. Famiglie +36.4%.
                Si denomina Debito Aggregato la somma di quello Sovrano, delle Regioni, Provincie e Comuni, sommato a quello delle Attività produttive e delle Famiglie.
                Vi sono differenti metodologie di acquisizione, per cui il risultato finale dipende strettamente dai criteri utilizzati per il calcolo, ma alla fine il conto finale é pur sempre doloroso.
                Sono disponibili i dati relativi all’indebitamento medio delle famiglie consumatrici con il sistema bancario, causato dall’accensione di mutui per l’acquisto della casa, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.
                Nel periodo che va dal settembre 2008 al settembre 2010
si riscontra un aumento pari al +36.4%.
                Ciò corrisponde ad un valore assoluto di 503 mld euro, ossia 19,981 euro per famiglia, con notevoli variegature tra differenti zone socio-economiche della Nazione. Si deve registrare un +57.1% a  Livorno, +56.4% a Grosseto, ed un +55.5% nella provincia di Asti.
                Ciò che importa all’uomo della strada, on the road, é che il debito deve essere remunerato e restituito, indipendentemente dal fatto che sia sovrano o famigliare.
                E’ abbastanza tartufesco cercare di fare di tutto per contenere il debito sovrano, quando poi quello delle Attività produttive e delle Famiglie cresce vertiginosamente, segno evidente dell’incalzare della Nuova Grande Depressione.
                La situazione italiana si sta avvicinando a grandi passi a quella greca.
                Articolo da leggere.
(ASCA) – Roma, 7 feb – Con la crisi le famiglie sono sempre piu’ in affanno: dal settembre 2008 allo stesso mese del 2011, l’indebitamento medio delle famiglie italiane e’ aumentato del +36,4%: in termini assoluti, invece, l’importo medio in capo a ciascuna famiglia italiana si e’ attestato attorno ai 20.000 euro (precisamente 19.981). A livello territoriale i nuclei familiari piu’ in difficolta’ sono stati rilevati in provincia di Roma (indebitamento medio pari a 29.287 euro), seguono quelli residenti in provincia di Lodi (28.470 euro) e quelli in provincia di Milano (28.251 euro).
In termini complessivi, invece, lo stock di debito che pesa su tutte le famiglie italiane ammonta a poco piu’ di 503 miliardi di: una cifra che oggettivamente fa tremare i polsi.
Sono questi i principali risultati che emergono dalla periodica rilevazione sull’indebitamento medio delle famiglie italiane realizzata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre.
Questi dati, ricorda la CGIA, si riferiscono all’indebitamento medio delle famiglie consumatrici con il sistema bancario, causato dall’accensione di mutui per l’acquisto della casa, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.
”In linea generale – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – abbiamo riscontrato che l’incidenza del debito sul reddito familiare e’ maggiore tra i nuclei con disponibilita’ economiche medio-basse. Appare evidente che il perdurare della crisi rischia di accentuare questa situazione. Inoltre, abbiamo appurato che la situazione economica delle famiglie meno abbienti residenti nelle grandi aree metropolitane e’ mediamente peggiore di quella registrata dai nuclei ubicati nelle realta’ urbane medio piccole. Infatti, a parita’ di reddito, nelle piccole realta’ urbane la crisi si sente meno perche’ il costo della vita e’ inferiore”.
Comunque, sottolineano dalla CGIA, e’ importante tenere presente anche un altro aspetto. ”Se le province italiane piu’ esposte con le banche sono anche quelle che presentano mediamente i livelli di reddito piu’ elevati – conclude Bortolussi – e’ chiaro che la quota di indebitamento medio raggiunto e’ stato condizionato dalle politiche di investimento realizzate dalle famiglie piu’ ricche che, dopo l’avvento della crisi finanziaria, hanno decisamente intensificato l’accensione di mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di beni immobili.” Ritornando ai dati, le realta’ familiari piu’ ”virtuose” sono concentrate al Sud. Se l’indebitamento medio delle famiglie residenti in provincia di Vibo Valentia era nel settembre scorso era di 9.342 euro, ad Enna toccava gli 8.845 ed in Ogliastra gli 8.593 euro. Infine, la piu’ importante variazione di crescita dell’indebitamento registrata tra il settembre 2008 e lo stesso mese del 2011, ha interessato le famiglie di Livorno (+57,1%). Segue Grosseto (+56,4%) e al terzo posto di questa speciale graduatoria la provincia di Asti (+55,5%).

gsm

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