L’8 gennaio pubblicammo il sondaggio precedente (che trovate qui), in cui illustravamo, prima dell’ormai famoso incontro-scontro Berlusconi-Santoro, una visuale assai alternativa: quella che si stesse ripetendo il film del 2006, pur con tutte le varianti del caso.
Ad oggi rimaniamo sulla stessa lunghezza d’onda, i sondaggi stanno registrando un graduale aumento della partecipazione ed il CDX ha già rimontato diversi punti per tutti i sondaggisti, la nostra opinione è che Berlusconi, in un paio di settimane, abbia riportato allo scoperto una parte importante degli astensionisti/indecisi in area CDX, gente che non aveva trovato un’altra collocazione definitiva e che per il momento è tornata a dare fiducia al Cavaliere.
Questi, tutto sommato, erano voti facili per il CDX, ora la partita si fa più difficile perché le sacche di indecisi si vanno assottigliando e molti ex elettori si sono già ricollocati altrove, non sarà facile per il CDX violare il muro del 30% su cui, punto più, punto meno, convergono molti sondaggisti.
Nel nostro sondaggio rileviamo una forte crescita del PDL (che ricordiamolo non vale ancora la metà del 2008), in calo la LN che paga l’impopolarità della decisione di correre con il PDL. Vanno ridimensionandosi le forze più a destra come La Destra e Fratelli d’Italia, soprattutto per la grande concorrenza che si trovano intorno, sia dentro la coalizione (PDL, LN e molte altre liste minori di CDX), sia fuori (FN, Casapound, FT).
Il PDL sembra prendere voti tra indecisi, astensionisti, M5S e Centro, Scelta Civica e M5S sono sensibilmente intaccati.
Diversa la situazione per IBC, continuiamo a sostenere che il loro consenso sia tirato, nel senso che hanno poco da chiedere ad indecisi ed astensionisti. Il PD (che da questo giro include il PSI) è dato in calo dai sondaggisti che convergono su dati non troppo dissimili dai nostri, il perché è presto detto, il ritorno di molti indecisi verso altri lidi (PDL in primis) penalizza la percentuale del PD. Noi da sempre stimiamo gli indecisi/astensionisti studiandoli approfonditamente e quindi lo avevamo già previsto e scontato, d’altronde che senso avrebbe parlare di intenzioni di voto che riguardano solamente il 50-60% dell’elettorato, quando abbiamo la ragionevole certezza di registrare, fra un mese, percentuali sopra il 70%? Dove si dirigeranno quei voti? Chi sono gli indecisi? Domande a cui è possibile provare a dare una risposta e noi cerchiamo di farlo.
In questo senso comunque IBC sta ben figurando, è insidiata dal Centro (Monti ha già rubato voti), ed in diretta concorrenza a Sinistra con Rivoluzione Civile, che si sta difendendo molto bene stando, secondo tutti i sondaggi, sopra il 4%; senza dimenticare il M5S.
Nonostante tutto questo la coalizione regge in testa ed anzi guadagna qualche decimale. Per noi restano decisamente i grandi favoriti, dovrebbero vincere alla Camera ed avere una buona maggioranza relativa al Senato, per quella assoluta invece è dura.
Un rapido sguardo agli altri partiti.
Perdono qualcosa i partiti a destra, molto bene invece Fare per Fermare il Declino che sta tenendo percentuali interessanti. E’ nostra opinione che siano drammaticamente sottovalutati dagli altri sondaggisti, noi vediamo buoni risultati in ogni strato sociale ed inoltre sono spesso scelti come voto alternativo; non sappiamo se supereranno il 4%, ma non siamo affatto d’accordo con chi li censisce all’1% o peggio.
Rivoluzione Civile è in crescita, il tempo di consentire al proprio elettorato di familiarizzare con la nuova lista e le percentuali sono tornate. Anche gli altri sondaggisti li censiscono in crescita, molti anche oltre il 5%. Per noi valgono qualcosa in più in questo momento. Invece per quanto riguarda il 25 febbraio pensiamo che siano ancora fortemente a rischio, il precedente della Sinistra Arcobaleno è troppo simile e recente per non essere preso in considerazione. Vediamo come reagirà l’elettorato al rifiuto della desistenza da parte di Ingroia.
Il Movimento 5 Stelle attraversa un momento di appannamento, in questi ultimi giorni alcuni sondaggi lo hanno censito in crescita. Vedremo fra qualche giorno.
Per concludere noi stimiamo in 4 i punti di vantaggio di IBC, un vantaggio non abissale ma difficile da colmare per il CDX che è in concorrenza con il M5S e con Monti. Senza colpi di scena possiamo immaginare una sconfitta più o meno onorevole per il CDX alla Camera. Al Senato invece può fare molti danni al Centrosinistra.
Affluenza stimata in lieve aumento al 73% (+1%).