LATVIA General Election 2014: Harmony 23,2% (+1,2%), Unity 22,0%, Green-Farmers 19,7%

LATVIA General Election 2014

Vi presentiamo i risultati e possibili scenari dopo elezioni parlamentari della Lettonia.

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Qui trovate le prossime elezioni e le nostre proizioni. Here you will find next election and our projection.

In questo momento in Lettonia è al governo una coalizione di centrodestra (V+RP+NA+ZZS) guidata da Laimdota Straujuma (V), attuale Primo Ministro.

I Lettoni sono stati chiamati a votare Sabato 4 Ottobre dalle 07:00 alle 20:00 EEST (06-19 italiane).

La legge elettorale prevede una soglia di sbarramento del 5%, mentre i seggi si calcolano col Metodo Hare/Niemeyer, su base regionale.

LATVIA General Election 2014

Come è nostra abitudine evidenziamo il collegio ove era candidato il presidente del partito; per Harmony e ZZS abbiamo evidenziato i collegi di Riga e Kurzeme visto che attualmente i due presidenti sono rispettivamente i sindaci di Riga e di Ventspils.

Segnaliamo che i dati non sono ancora definitivi perchè mancano ancora alcuni seggi dall’estero (Brasile 2, Germania 2, USA, UK, Danimarca).

LATVIA General Election 2014

* Potete notare l’assenza del Partito Riformatore (RP) che pur essendo nella coalizione di governo ha deciso di non presentare proprie liste ma di far confluire i propri candidati nelle liste di Unity. Per questa ragione, nei risultati del 2011 consideriamo la somma di questi due partiti.

** Noi calcoliamo le percentuali sui voti validamente espressi mentre il sito del ministero lettone li calcola sulle buste valide (la scheda è da inserire in una busta, per la privacy, e poi questa inserita nell’urna)

*** Come già espresso i seggi vengono distribuiti regionalmente e proprio per questo LRA ottiene un seggi un più rispetto a NSL pur avendo meno consensi.

Analisi del Voto e Possibili Scenari

Rispetto a 4 anni fa non ci sono grossi movimenti di voti, infatti i voti del Partito Riformatore (che prese 20,8%) si redistribuiscono tra Unity e il nuovo partito populista Dal cuore della Lettonia (NSL) fondato dall’ex presidentessa della Corte dei Conti Lettone Inguna Sudraba.

Il partito di centrosinistra Armonia (SC), riferimento della minoranza russa (è accreditato del 6,5% se si considerano i soli elettori di etnia lettone), si è ripreso dal pessimo dato delle elezioni europee di maggio (13%) pur perdendo 5% dalle scorse elezioni e la maggioranza assoluta nel Latgale (se si considera anche l’altro partito di lingua russa Krievu al 4,69% localmente).
Tuttavia, pur essendo ancora una volta partito di maggioranza relativa, resterà probabilmente all’opposizione. Le altre forze politiche tendono infatti ad escluderlo sistematicamente dalla maggioranza di governo per le sue posizioni ambigue nei confronti della Russia e della politica estera del presidente russo Vladimir Putin. L’esacerbarsi della situazione in Ucraina ha rafforzato questo accordo non scritto. Il presidente della Repubblica Andris Bērziņš ha già dichiarato che seguirà la prassi che vede affidare l’incarico a un candidato premier che sulla carta può contare la fiducia del Saeima e non al primo partito dello stesso.

La maggioranza più probabile è quella uscente (V+NA+ZZS) che pur meno forte continuerebbe ad avere il controllo del Saeima. L’accordo tra Unity e National Alliance è abbastanza stabile quindi difficilmente verrà rotto, ma per sostituire il partito Verde servono entrambe le due nuove formazioni e se per il Partito Regionalista non ci dovrebbero essere dubbi, verso il NSL di I. Sudraba si stanno addensando molte riverve.

L’ambiguità del nuovo partito NSL ha però dato adito a voci su una possibile alleanza filo-russa SC-NSL. Inguna Sudraba è stata infatti al centro di polemiche per gli ingenti finanziamenti ricevuti nella sua campagna e per la supposta vicinanza, sempre smentita, ad alcuni gruppi e politici russofoni.
Altre voci prefigurano addirittura un’inverosimile alleanza tra SC, NSL e i verdi di ZZS, che hanno scelto come candidato premier il discusso oligarca lettone Aivars Lembergs, attuale sindaco di Ventspils.

Un ulteriore spunto di riflessione è dato dal partito Regionalista, nato come unione di civiche locali, che tutti i sondaggi stimavano sotto la soglia. Questo partito deve il suo successo a Arturs Kaimiņš, videoblogger/giornalista radio irreverente, candidato come ultimo in lista a Riga che ha catalizzato il voto dei giovani della capitale raccogliendo 17mila preferenze (il 71% dei voti di LRA a Riga), venendo eletto come il più votato.
Proprio per la presenza di Kaimiņš sia Unity che National Alliance stanno pensando di allargare l’alleanza di governo al LRA perché lo considerano più controllabile se è in maggioranza rispetto all’opposizione. D’altro canto il Partito Regionalista ha messo come condizione che gli accordi di governo siano pubblici e non rimangano riservati nelle oscure sedi di partito. Proprio per questo il Partito dei Verdi e dei Contadini guidato dall’oligarca Aivars Lembergs sta mostrando tutte le sue perplessità ad un allargamento della maggioranza.

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